SOLIDARIETA’ DEGLI INDIPENDENTISTI SARDI
Domenica 25 aprile 3 milioni di cittadini catalani compresi in Barcellona e circondario, saranno chiamati a pronunciarsi sul seguente quesito “ Siete voi favorevoli a che la Catalogna sia uno Stato sovrano, sociale e democratico, integrato nella Comunità Europea ?”.
Lo stesso referendum è già stato votato, in settembre in dicembre 2009 e marzo 2010 nelle restanti zone della catalogna dove circa il 40% dei catalani ha partecipato al voto e più del 96% ha risposto “si” al quesito.
Anche se il referendum non sarà ufficiale, non avrà minore importanza perché rispecchierà la volontà del popolo catalano e se vincerà ancora il “si” non solo ne dovrà tenere conto lo stato spagnolo ma tutta la Comunità Europea e la stessa ONU.
Si dovrà prendere atto che ci sono altre soggettività oltre gli stati cosidetti nazionali, si dovrà anzi prendere atto che in una comunità come la CE il vero collante dovrà essere la condivisione tra nazioni e non tra stati.
Il referendum sarà monitorato da una commissione di osservatori internazionali provenienti da tutto il mondo, costituita da eletti nel parlamento europeo, nei parlamenti statali, nei consigli regionali, provinciali e comunali.
Anche SNI invierà una propria delegazione guidata dal sindaco di Lodine, Francesco Bussu, ed accompagnata dal coordinatore nazionale Bustianu Cumpostu.
La delegazione si metterà a disposizione di Anna Arque, componente della direzione organizzativa del referendum e responsabile della commissione internazionale.
Avranno diritto al voto tutti i cittadini che hanno compiuto i 16 anni e tutti gli immigrati iscritti nei municipi, circa 100 mila, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Questa è la strada che anche noi indipendentisti sardi proporremo per restituire la sovranità al popolo sardo. Lavoreremo per trovare la massima condivisione sull’iniziativa e preparare un referendum sullo stesso quesito catalano o su di uno similare.
Nugoro 22/04/2010 BUSTIANU CUMPOSTU
Domenica 25 aprile 3 milioni di cittadini catalani compresi in Barcellona e circondario, saranno chiamati a pronunciarsi sul seguente quesito “ Siete voi favorevoli a che la Catalogna sia uno Stato sovrano, sociale e democratico, integrato nella Comunità Europea ?”.
Lo stesso referendum è già stato votato, in settembre in dicembre 2009 e marzo 2010 nelle restanti zone della catalogna dove circa il 40% dei catalani ha partecipato al voto e più del 96% ha risposto “si” al quesito.
Anche se il referendum non sarà ufficiale, non avrà minore importanza perché rispecchierà la volontà del popolo catalano e se vincerà ancora il “si” non solo ne dovrà tenere conto lo stato spagnolo ma tutta la Comunità Europea e la stessa ONU.
Si dovrà prendere atto che ci sono altre soggettività oltre gli stati cosidetti nazionali, si dovrà anzi prendere atto che in una comunità come la CE il vero collante dovrà essere la condivisione tra nazioni e non tra stati.
Il referendum sarà monitorato da una commissione di osservatori internazionali provenienti da tutto il mondo, costituita da eletti nel parlamento europeo, nei parlamenti statali, nei consigli regionali, provinciali e comunali.
Anche SNI invierà una propria delegazione guidata dal sindaco di Lodine, Francesco Bussu, ed accompagnata dal coordinatore nazionale Bustianu Cumpostu.
La delegazione si metterà a disposizione di Anna Arque, componente della direzione organizzativa del referendum e responsabile della commissione internazionale.
Avranno diritto al voto tutti i cittadini che hanno compiuto i 16 anni e tutti gli immigrati iscritti nei municipi, circa 100 mila, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Questa è la strada che anche noi indipendentisti sardi proporremo per restituire la sovranità al popolo sardo. Lavoreremo per trovare la massima condivisione sull’iniziativa e preparare un referendum sullo stesso quesito catalano o su di uno similare.
Nugoro 22/04/2010 BUSTIANU CUMPOSTU
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